di Muriel Gnehm, Scelgo io, dicembre 2022
Ringraziamo la rivista “Scelgo io” per l’autorizzazione a pubblicare questo articolo. Per abbonarvi cliccate qui.
Società Alpinistica Ticinese – Sezione Lucomagno
di Muriel Gnehm, Scelgo io, dicembre 2022
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Ma come è nato questo sogno?
E come si è organizzato?
Cosa regala un’esperienza di questo genere?
Chissà se hai mai pensato di abbandonare?
Stefano Larghi presenta “un sogno che é diventato realtà”: da Vienna a Mentone in 100 giorni. Una sfida scialpinistica e un’esperienza di vita.
Giovedì 24 novembre 2022 – ore 20:00
Aula magna Ambrì
entrata libera
L’ACP (Associazione Cultura Popolare) Balerna in collaborazione con Filmstudio‘90 di Varese, ARCI, Legambiente e altri promuovono una nuova edizione della rassegna di terra e di cielo, cinema ambiente, natura, esplorazione
Queste proiezioni ci permettono di condividere esperienze, guardare il mondo con occhi diversi, e costruire nuove opportunità. È oggi più che mai una pratica urgente, necessaria, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni.
A Balerna ci saranno due proiezioni. Entrata a offerta libera.
LE TRAVERSIADI. Cinque viaggi (più uno) con gli sci al limite delle Orobie
di Maurizio Panseri e Alberto Valtellina, Italia 2019, 77’
Nella primavera del 2018 Maurizio Panseri e Marco Cardullo ripetono per la quinta volta un’impresa improba, ben nota nell’ambito dello sci alpinismo bergamasco: attraversare le Alpi Orobie, da Varenna (provincia di Lecco, sulle sponde del lago di Como) a Carona di Valtellina (Sondrio), sulla scia dei pionieri Angelo Gherardi, Franco Maestrini e Giuliano Dellavite, che mapparono in nove giorni quello stesso percorso nel maggio del 1971.
(Produzioni Alberto Valtellina, Lab80)
SUL SENTIERO BLU
di Gabriele Vacis, Italia 2022, 91’
Il film racconta un emozionante viaggio di un gruppo di giovani autistici sull’antica via Francigena. L’avventura fisica e spirituale di un gruppo di ragazzi con sindrome autistica ed educatori che decidono di intraprendere “il viaggio”. Un cammino fisico, ma anche spirituale, per provare a superare i propri limiti. Lontani da casa, dalle loro sicurezze e abitudini, sono chiamati a mettersi in gioco e a scalare il loro Everest. Una storia di speranza e di rivincita, che tocca profondamente per l’umanità, la ben visibile fatica – non solo fisica, ma soprattutto psicologica -, e per l’autenticità delle emozioni che vengono raccontate dalle immagini. Un film che diventa un segno di speranza e che ci invita ad andare oltre le nostre difficoltà, per riscoprire la bellezza della semplicità e del quotidiano.
Informazioni sulle proiezioni a Balerna
www.acpnet.org
acp@acpnet.org
+41 (0)91 683 50 30
Informazioni sulla rassegna Di terra e di cielo www.filmstudio90.it
fonti: www.ch.ch/it/zecche, www4.ti.ch
Le zecche prediligono boschi di latifoglie con un ricco sottobosco, preferibilmente i margini e i sentieri del bosco. Si posizionano sulle piante a bassa crescita aspettando che passi un essere vivente a sangue caldo.
Le zecche possono essere portatrici di diversi agenti patogeni. Le due malattie più importanti sono:
. la borreliosi/malattia di Lyme;
. la meningoencefalite primaverile-estiva (FSME), conosciuta anche come meningoencefalite da zecche.
. indossare pantaloni lunghi e scarpe chiuse (infilare i pantaloni nelle calze). Gli indumenti di colore chiaro aiutano a individuare i parassiti;
. utilizzare uno spray repellente contro le zecche sugli indumenti, sulle scarpe e sulle parti del corpo che possono facilmente venire in contatto con la vegetazione;
. evitare il sottobosco;
. effettuare un esame accurato del corpo e degli indumenti dopo un’escursione all’aperto.
Non sempre ci si accorge della puntura di una zecca ed è pertanto necessario controllare tutto il corpo e gli indumenti dopo un’escursione all’aperto.
Controllare anche il sottopelo degli animali domestici (p. es. gatti, cani o cavalli).
La zecca individuata deve essere rimossa rapidamente utilizzando una pinzetta con la punta sottile, afferrandola a livello cutaneo ed estraendola in modo regolare. In seguito disinfettare bene la zona della puntura e annotare la data.
In caso di febbre o altri sintomi dopo la puntura della zecca contattare un medico.
L’applicazione sviluppata dall’Università di scienze applicate di Zurigo aiuta a prevenire le punture di zecche e mostra come comportarsi correttamente in caso di puntura. L’applicazione è disponibile per iOS e Android.
Secondo la giurisprudenza, la puntura di una zecca costituisce un infortunio e va pertanto notificata all’assicurazione contro gli infortuni in caso di consultazione medica.
È stata inoltre segnalata la presenza della processionaria del pino in alcuni boschi del Canton Ticino.
È una farfalla le cui larve (o bruchi) si sviluppano sulle conifere, in particolare sui pini, arrecando danni alle piante e causando a persone e animali reazioni cutanee irritative e allergiche, a volte allergie gravi. Le larve della processionaria del pino sono presenti sulle piante dall’autunno fino alla primavera. Una volta raggiunta la maturità, scendono lungo i tronchi in lunghe file fino al suolo, dove si interrano per trasformarsi prima in crisalide e poi, durante l’estate, in adulto.
Nel periodo invernale la presenza di questo insetto è agevolmente rilevabile grazie alla vistosità dei grossi nidi biancastri di svernamento, costruiti sulla parte più soleggiata delle chiome delle piante ospiti. Le larve mature hanno capo nero e corpo grigiastro, su cui spicca il rosso fulvo dei ciuffi di peli urticanti; lateralmente sono presenti lunghi peli biancastri e il colore tende al giallastro.
Nel corso di forti attacchi i pini colpiti possono essere completamente privati degli aghi. Infestazioni ripetute per più anni influiscono negativamente sugli accrescimenti e possono inoltre indebolire le piante al punto da predisporle a successivi attacchi di insetti e patogeni di debolezza. Le infestazioni di processionaria del pino rivestono inoltre una non trascurabile importanza igienico-sanitaria, poiché a partire dal terzo stadio larvale le larve portano sul dorso peli urticanti, conformati come dei piccoli arpioni, che possono essere facilmente liberati nell’aria e trasportati dal vento. Questi peli urticanti possono causare dolorose infiammazioni se vi è un contatto con la pelle e anche gravi reazioni se inalati.
. non avvicinarsi e non sostare sotto piante infestate;
. tenere i cani al guinzaglio nelle zone di presenza dei nidi;
. raccomandare ai bambini di non toccare i bruchi in fila;
. non tentare di distruggere i nidi con mezzi artigianali, poiché ciò favorisce la diffusione nell’ambiente dei peli urticanti;
. a fine inverno-inizio primavera, quando si possono osservare con particolare frequenza le processioni di larve lungo i tronchi o sul terreno, evitare di raccogliere i bruchi senza protezioni e con mezzi inadeguati (scope, rastrelli, ecc.);
. lavare abbondantemente frutti e prodotti di orti in prossimità di pini infestati.
In caso di contatto con i peli urticanti, persone e animali possono manifestare reazioni cutanee con prurito e, in individui predisposti, reazioni allergiche anche importanti. Generalmente è sufficiente lavare la pelle (ev. corpo e capelli) con acqua e sapone. Per asportare peli ancorati alla pelle si può usare del nastro adesivo. In caso di forte prurito la polvere di talco mentolato produce un effetto calmante.
Richiedono invece l’intervento medico le rare situazioni di reazione allergica generalizzata (sintomi respiratori) oppure di congiuntivite causate dal contatto di peli urticanti con gli occhi, o ancora di ingestione di peli o larve.
In caso di contatti accidentali con larve o nidi è consigliato manipolare gli indumenti con guanti e lavarli a temperatura non inferiore a 60°, fare una doccia ed evitare di grattarsi.