Il ritratto di un osservatore SLF

Gli osservatori dell’SLF

Per poter creare un bollettino delle valanghe affidabile è necessario disporre di informazioni aggiornate provenienti dal territorio. A tal fine, l’SLF gestisce una propria rete di osservatori. Gli osservatori ufficiali vengono formati dall’SLF, inviano regolarmente le loro osservazioni e vengono rimborsati per le loro segnalazioni. A seconda della situazione vengono rilevati dati in parte differenti, come ad es. valutazioni su neve fresca e ventata, segnali di allarme e distacchi di valanghe osservati e spesso anche una valutazione del pericolo di valanghe attuale.

Alcuni degli osservatori SLF trasmettono le loro segnalazioni per lo più da un determinato luogo che, di norma, è quello in cui risiedono o lavorano. Oltre alle osservazioni, alcuni di loro effettuano anche delle misure su un campo di rilevamento.

Una parte degli osservatori del SLF si muove liberamente lungo le Alpi svizzere. Essi contattano l’SLF soprattutto quando sono in possesso di informazioni importanti relative alla loro posizione momentanea.

Filippo Genucchi

. Vive con la sua fidanzata nella casa costruita nel 1546 dalla sua famiglia
. In inverno responsabile della sicurezza del passo del Lucomagno, in estate cantoniere per sentieri di mountainbike ed escursionistici
. Osservatore SLF dal 2007

Cosa segnali esattamente in qualità di osservatore?

In qualità di osservatore regionale, segnalo ogni giorno numerose informazioni relative all’altitudine e all’esposizione. Queste includono ad esempio dettagli sulla neve fresca, sul limite delle nevicate e sulle proprietà della superficie del manto nevoso. A queste si aggiungono le osservazioni relative a valanghe spontanee e distacchi artificiali. Tutte queste informazioni mi servono per stimare l’innevamento e la situazione valanghiva così come per valutare l’eventuale evoluzione. Due volte al mese rilevo un profilo su pendio con test di stabilità.

Come sei diventato osservatore SLF?

Durante il servizio militare ho avuto la fortuna e la soddisfazione di operare presso il reparto valanghe dell’Esercito svizzero. Le attività che svolgevo come soldato della milizia – simili a quelle che svolgo oggi come osservatore SLF – mi sono talmente piaciute che dopo il servizio militare volevo rimanere in quel campo. Quindi ho deciso di partecipare a un corso per osservatori presso l’SLF, anche per rimanere sempre aggiornato sull’argomento.

Cosa ti piace di questa tua funzione?

Amo vivere all’aperto e mi piace la sensazione di far parte di un grande insieme. Il bollettino delle valanghe è un servizio efficiente e utile dell’SLF.

Cosa ti piace meno/è più faticoso?

A volte per motivi di tempo è difficile scavare a metà e fine mese i profili stratigrafici, a causa di altri impegni. In questi casi devo trovare una soluzione, ma veramente faticoso non lo è mai.

Cosa significa per te essere un osservatore?

Per me è un piacere e anche un onore poter offrire il mio contributo a questo importante prodotto come il bollettino delle valanghe. Anche se è difficile fare un confronto, quando viaggio all’estero mi accorgo di quanto siamo fortunati qui in Svizzera dal punto di vista della prevenzione contro le valanghe. Ho la responsabilità di segnalare le informazioni corrette, quindi prendo molto sul serio la mia attività di osservatore.

Come riesci a conciliare questa tua funzione con le altre attività?

Dall’inverno 2008/2009 sono responsabile della sicurezza per l’apertura invernale della strada che porta al passo del Lucomagno sul lato ticinese. Un lavoro che si concilia bene con la mia funzione supplementare di osservatore SLF, perché per entrambi i lavori è fondamentale stare ogni giorno all’aperto a contatto con la neve.

Qual è stata la tua esperienza più impressionante con la neve e le valanghe?

Ogni valanga catastrofica che si abbatte sulla strada mostra la forza brutale della neve: ogni volta questa è per me un’esperienza impressionante. Le valanghe per scivolamento di neve che diventano sempre più problematiche fanno pensare a un cambiamento ambientale (ad es. clima, limite delle nevicate) e a quanto l’ambiente sia fragile.

Io stesso ho già causato il distacco di alcune valanghe, ma fortunatamente non sono mai rimasto sepolto. Queste esperienze mi hanno insegnato molto.

Cosa ti lega al materiale neve?

La passione per lo scialpinismo e naturalmente per il lavoro.

Cosa ti piace fare quando hai finito di lavorare/nel tuo tempo libero?

Per fortuna posso conciliare il lavoro, la passione, gli hobby e lo sport. Ciò significa che lavoro durante il tempo libero e viceversa.

Qual è il posto che ami di più nel mondo?

Mi piacciono tutte le stagioni. Un inverno con neve a sufficienza, basse temperature e assenza di vento sarebbe un stagione ideale che per me potrebbe durare sei mesi.

A cosa non puoi rinunciare?

Il passo del Lucomagno ha naturalmente un posto speciale nel mio cuore. Anche il deserto d’alta quota in Cile e i vulcani sono posti molto speciali per me. Ma esistono anche numerosi altri posti che mi hanno lasciato un bel ricordo, ad esempio New York. Prima di visitarla per la prima volta, non avrei mai creduto che mi piacesse. Ma in fin dei conti una grande metropoli è come un grande bosco da scoprire.

Qual è il periodo dell’anno che ami di più?

Non posso rinunciare a stare all’aria aperta.

Quest’anno l’SLF festeggia «75 anni di bollettino valanghe». Cosa significa per te questo anniversario?

Sono orgoglioso e soddisfatto di far parte di questo pezzo di storia. Il bollettino delle valanghe dell’SLF è inoltre un ottimo biglietto da visita.

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Tutti i ritratti degli osservatori

Attenzione, valanghe!

Le vacanze natalizie imminenti e le restrizioni imposte da Cantone e Confederazione ci fanno alzare lo sguardo verso le montagne che ci circondano, quest’anno già abbondantemente imbiancate.
Non improvvisatevi sci-escursionisti o ciaspolatori, ma informatevi sui pericoli che si nascondono sotto la coltre nevosa, rispettate la montagna, voi stessi e gli altri.

Sul sito slf.ch é possibile consultare il bollettino valanghe aggiornato mentre whiterisk.ch propone documentazione interessante, utile a ricordarci tematiche spesso dimenticate, come le dinamiche di gruppo, i segnali d’allarme, la pianificazione di un itinerario.

Il nostro Presidente Enea Solari interviene su Teleticino sul binomio escursioni invernali e Covid-19. Date un’occhiata e buon inverno!

Le Autolinee Bleniesi promuovono la mobilità sostenibile

Sapevate che durante la stagione invernale (dal 13.12.2020 al 28.03.2021, durante le vacanze scolastiche, sabato e giorni festivi) si può fare capo gratuitamente alle Autolinee Bleniesi sulla tratta tra Olivone e Campra?

Ebbene sì, con l’apertura del nuovo Centro sportivo in Campra, i Comuni della Valle offrono gratuitamente il trasporto con le Autolinee Bleniesi tra Olivone e Campra con possibilità di salita e discesa a tutte le fermate della linea 62.136 (capolinea “Campra Centro Nordico).

Con questo ricordiamo la possibilità di raggiungere comodamente Piera con il servizio pubblico senza doversi preoccupare del posteggio dell’auto e da lì partire per le belle escursioni sui Monti di Olivone, visitando Oncedo, Marzanei, Anveuda per raggiungere infine il nostro Ristoro Capanna Dötra e godersi il panorama e i piatti preparati da Duska e dal suo staff.

Approfittare di quest’occasione significa godere ancor più di una giornata all’aria aperta nel nostro bel comprensorio, sostenendo l’utilità del trasporto pubblico e riconoscendo l’impegno dei Comuni della Valle.

Gli orari sono consultabili nel sito www.autolinee.ch e www.ffs.ch