fonti: www.ch.ch/it/zecche, www4.ti.ch
Le zecche prediligono boschi di latifoglie con un ricco sottobosco, preferibilmente i margini e i sentieri del bosco. Si posizionano sulle piante a bassa crescita aspettando che passi un essere vivente a sangue caldo.
Le zecche possono essere portatrici di diversi agenti patogeni. Le due malattie più importanti sono:
. la borreliosi/malattia di Lyme;
. la meningoencefalite primaverile-estiva (FSME), conosciuta anche come meningoencefalite da zecche.
Misure preventive
. indossare pantaloni lunghi e scarpe chiuse (infilare i pantaloni nelle calze). Gli indumenti di colore chiaro aiutano a individuare i parassiti;
. utilizzare uno spray repellente contro le zecche sugli indumenti, sulle scarpe e sulle parti del corpo che possono facilmente venire in contatto con la vegetazione;
. evitare il sottobosco;
. effettuare un esame accurato del corpo e degli indumenti dopo un’escursione all’aperto.
Come rimuovere una zecca?
Non sempre ci si accorge della puntura di una zecca ed è pertanto necessario controllare tutto il corpo e gli indumenti dopo un’escursione all’aperto.
Controllare anche il sottopelo degli animali domestici (p. es. gatti, cani o cavalli).
La zecca individuata deve essere rimossa rapidamente utilizzando una pinzetta con la punta sottile, afferrandola a livello cutaneo ed estraendola in modo regolare. In seguito disinfettare bene la zona della puntura e annotare la data.
In caso di febbre o altri sintomi dopo la puntura della zecca contattare un medico.
Un’applicazione per prevenire le punture delle zecche
L’applicazione sviluppata dall’Università di scienze applicate di Zurigo aiuta a prevenire le punture di zecche e mostra come comportarsi correttamente in caso di puntura. L’applicazione è disponibile per iOS e Android.
Giurisprudenza
Secondo la giurisprudenza, la puntura di una zecca costituisce un infortunio e va pertanto notificata all’assicurazione contro gli infortuni in caso di consultazione medica.

È stata inoltre segnalata la presenza della processionaria del pino in alcuni boschi del Canton Ticino.
Cos’è la processionaria del pino.
È una farfalla le cui larve (o bruchi) si sviluppano sulle conifere, in particolare sui pini, arrecando danni alle piante e causando a persone e animali reazioni cutanee irritative e allergiche, a volte allergie gravi. Le larve della processionaria del pino sono presenti sulle piante dall’autunno fino alla primavera. Una volta raggiunta la maturità, scendono lungo i tronchi in lunghe file fino al suolo, dove si interrano per trasformarsi prima in crisalide e poi, durante l’estate, in adulto.
Identificazione
Nel periodo invernale la presenza di questo insetto è agevolmente rilevabile grazie alla vistosità dei grossi nidi biancastri di svernamento, costruiti sulla parte più soleggiata delle chiome delle piante ospiti. Le larve mature hanno capo nero e corpo grigiastro, su cui spicca il rosso fulvo dei ciuffi di peli urticanti; lateralmente sono presenti lunghi peli biancastri e il colore tende al giallastro.
Danni
Nel corso di forti attacchi i pini colpiti possono essere completamente privati degli aghi. Infestazioni ripetute per più anni influiscono negativamente sugli accrescimenti e possono inoltre indebolire le piante al punto da predisporle a successivi attacchi di insetti e patogeni di debolezza. Le infestazioni di processionaria del pino rivestono inoltre una non trascurabile importanza igienico-sanitaria, poiché a partire dal terzo stadio larvale le larve portano sul dorso peli urticanti, conformati come dei piccoli arpioni, che possono essere facilmente liberati nell’aria e trasportati dal vento. Questi peli urticanti possono causare dolorose infiammazioni se vi è un contatto con la pelle e anche gravi reazioni se inalati.
Precauzioni da adottare
. non avvicinarsi e non sostare sotto piante infestate;
. tenere i cani al guinzaglio nelle zone di presenza dei nidi;
. raccomandare ai bambini di non toccare i bruchi in fila;
. non tentare di distruggere i nidi con mezzi artigianali, poiché ciò favorisce la diffusione nell’ambiente dei peli urticanti;
. a fine inverno-inizio primavera, quando si possono osservare con particolare frequenza le processioni di larve lungo i tronchi o sul terreno, evitare di raccogliere i bruchi senza protezioni e con mezzi inadeguati (scope, rastrelli, ecc.);
. lavare abbondantemente frutti e prodotti di orti in prossimità di pini infestati.
In caso di contatto con i peli urticanti, persone e animali possono manifestare reazioni cutanee con prurito e, in individui predisposti, reazioni allergiche anche importanti. Generalmente è sufficiente lavare la pelle (ev. corpo e capelli) con acqua e sapone. Per asportare peli ancorati alla pelle si può usare del nastro adesivo. In caso di forte prurito la polvere di talco mentolato produce un effetto calmante.
Richiedono invece l’intervento medico le rare situazioni di reazione allergica generalizzata (sintomi respiratori) oppure di congiuntivite causate dal contatto di peli urticanti con gli occhi, o ancora di ingestione di peli o larve.
In caso di contatti accidentali con larve o nidi è consigliato manipolare gli indumenti con guanti e lavarli a temperatura non inferiore a 60°, fare una doccia ed evitare di grattarsi.
